Carpe diem

15/02/2019 - Chiara Valcepina - BLOG

Il nuovo Codice della Crisi d’impresa. Nuove sfide e occasioni per i professionisti.

Il nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce una disciplina organica e unitaria delle procedure concorsuali che prevede, tra l’altro, un sistema di allerta finalizzato alla pronta emersione della crisi nella prospettiva del risanamento dell'impresa e del miglior soddisfacimento dei creditori, privilegiando strumenti che assicurino la continuità aziendale. Molte le novità contenute nella nuova disciplina che orientano i debitori e i creditori verso procedure alternative all’esecuzione individuale giudiziale. I multiformi riti speciali previsti dalle disposizioni in materia concorsuale sono confluiti nel procedimento unitario e finalmente si istituisce, presso il Ministero della Giustizia, un Albo dei soggetti destinati a svolgere - su incarico del Tribunale - funzioni di gestione o di controllo nell'ambito delle procedure concorsuali, con l'indicazione dei requisiti di professionalità, esperienza e indipendenza necessari all'iscrizione. 

Queste sono solo alcune delle novità del decreto legislativo n. 14 del 2019, che riconosce un ruolo di primo piano ai professionisti coinvolti nella crisi d’impresa. Gli Avvocati, dunque, saranno chiamati, insieme ad altri professionisti, a dare concreta applicazione alle nuove norme che impongono l’emersione anticipata della crisi in diversi ambiti: non solo come membri di organismi istituzionali, curatori, commissari giudiziali, ma anche in un’ottica di moral suasion.Agli avvocati, infatti, è affidato il compito di attivare i meccanismi e le opportunità che il Codice della Crisi d’Impresa ha predisposto per evitare che la reazione dell’imprenditore alla crisi sia tardiva. Un’occasione unica dunque per gli Avvocati, per suggellare il nostro ruolo di presidio della legalità.

L’esercizio del nostro ruolo e delle nostre funzioni consentirà di intercettare tempestivamente le esigenze di risanamento e di reinvestimento per favorire una regolare ed efficiente dinamica di mercato. Per farlo dovremo acquisire competenze qualificate e distinguerci dalla platea indifferenziata degli operatori della crisi offrendo, a servizio del diritto concorsuale, la professionalità e i compiti tradizionalmente affidati all’Avvocatura.

Con l’obiettivo di cogliere quest’occasione e fare degli avvocati gli “alfieri” della legalità - promuovendo una efficiente applicazione della nuova legge che passa anche tramite un’opera di persuasione culturale agli operatori economici - gli ordini professionali dovranno fornire gli strumenti formativi e i canali di comunicazione col mondo imprenditoriale necessari per conquistare un vantaggio di posizione rispetto ad altre figure professionali, le cui funzioni non sono invece votate anche alla difesa dei diritti individuali e la tutela della legalità. Queste sono le nuove sfide, questo è il momento per farlo!

L’attimo va colto per non perdere importanti opportunità che, diversamente, verrebbero “cavalcate” dai tanti operatori del settore tradizionalmente più sensibili e reattivi ai cambiamenti.

John Fitzgerald Kennedy diceva “Scritta in cinese la parola crisi è composta da due caratteri: uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità”

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